Vincenzo Orlando al comando della compagnia di Camerino

Vincenzo Orlando al comando della compagnia di Camerino

Vincenzo Orlando al comando della compagnia di Camerino

Il capitano Vincenzo OrlandoA distanza di poco più di un anno dal giorno in cui aveva assunto il comando della Compagnia di Atessa, il capitano dei Carabinieri Vincenzo Orlando, molto conosciuto anche a Vasto per aver guidato brillantemente il Nucleo operativo radiomobile, torna ad assumere un incarico operativo. Segna un altro passaggio importante, quindi, il percorso professionale dell’ufficiale dell’arma, funestato negli scorsi mesi dall’inchiesta “Dark report”, della procura di Larino. Nel dicembre 2011 il capitano era stato posto agli arresti domiciliari, in seguito alle indagini effettuate sulla cessione dell’area delle ex acciaierie Stefana, nella zona industriale di Termoli.

Il 27 dicembre il Gip di Larino aveva accolto la richiesta di scarcerazione, presentata dall’avvocato Giovanni Di Santo, legale del militare. Poi, il 5 gennaio, il Tribunale del riesame di Campobasso aveva accolto le richieste dell’avvocato difensore, annullando l’ordinanza di custodia cautelare.Una decisione che aveva ribaltato di fatto quanto asserito nell’impianto accusatorio.Così, a metà gennaio, il capitano Orlando era potuto rientrare in servizio, presso il comando provinciale dei Carabinieri di Chieti. In un primo momento, dopo essere rimasto a disposizione, si pensava che Orlando potesse riassumere il comando di Atessa, lasciato in seguito alla vicenda giudiziaria. Oggi, come disposto dal comando generale dell’arma, prenderà servizio a Camerino, in provincia di Macerata. 

Si tratta di un territorio al confine tra Marche e Umbria, con Camerino, sede della compagnia, che si caratterizza per la presenza di migliaia di studenti universitari. Sono 11 le stazioni che Orlando si troverà a dirigere.  Con l’entrata in servizio a Camerino Orlando torna quindi a lavorare nel territorio, ritrovandosi a svolgere mansioni che gli competono visto il grado raggiunto. Nel frattempo, la giustizia farà il suo corso, con l’auspicio che possa essere scritta la parola fine su questa vicenda.La scelta dei superiori dell’arma, che hanno destinato Orlando a questo incarico importante, ribadisce la fiducia nei suoi confronti. Una fiducia che non è mai venuta meno, pur nel rispetto del lavoro degli inquirenti e dei giudici.